Export da record per lo spumante italiano

Il 70% della produzione va all’estero

Record storico per l’export di spumante italiano che negli ultimi dieci anni ha raddoppiato il numero di bottiglie vendute all’estero, in controtendenza rispetto all’andamento generale del vino.

Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti, sulla base di dati Istat relativi al 2018, in vista del Vinitaly, con le esportazioni di bollicine tricolori che hanno raggiunto quota 391 milioni di chili, il massimo di sempre, proprio mentre il dato generale delle vendite per il settore vitivinicolo è tornato indietro di dieci anni, secondo Ismea.

I NUMERI DELL’EXPORT
Tra le bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco, l’Asti e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. All’estero – afferma la Coldiretti – finiscono circa 520 milioni di bottiglie pari a oltre il 70% della produzione nazionale di bollicine.

Fuori dai confini nazionali – continua la Coldiretti – i consumatori più appassionati sono gli inglesi con le bottiglie esportate che sono rimaste però sostanzialmente stabili nel 2018 mentre gli Stati Uniti restano al secondo posto nonostante il balzo del 9% e in terza posizione sul podio si trova la Germania, che pure “incassa” una crescita record del 26% in quantità, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat.

Lo spumante italiano – aggiunge la Coldiretti – piace molto anche nel Paese di Putin, visto l’incremento del 19% in Russia nonostante le tensioni e i problemi causati dal perdurare dell’embargo su una serie di prodotti agroalimentari Made in Italy.

IL VINITALY DI COLDIRETTI
Proprio ai nuovi trend del mondo del vino, dalla produzione ai consumi, con una particolare attenzione all’internazionalizzazione e alla sostenibilità, ma anche curiosità con la presentazione di indagini, ricerche ed esposizioni mirate, Coldiretti dedicherà una serie di appuntamenti in occasione del Vinitaly, con l’inaugurazione della nuova Casa Coldiretti in programma domenica 7 aprile alle ore 9.30, di fronte all’ingresso principale della struttura fieristica (Ingresso Cangrande), alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini.

Si tratta di un ampio spazio innovativo fatto con tutte le diverse terre delle 405 Doc e Docg d’Italia dove conoscere, vedere e toccare con mano i terreni dai diversi colori, origini, caratteristiche e consistenze che garantiscono ai vigneti quelle proprietà uniche e irripetibili all’origine dei successi del vino tricolore.

Nei quattro giorni di manifestazione non mancheranno degustazioni con i produttori più innovativi del panorama nazionale che saranno guidate dal coordinatore del comitato di supporto alle politiche di mercato del vino della Coldiretti Riccardo Cotarella con incontri con buyer internazionali in collaborazione con l’Ice, l’Istituto italiano per il commercio con l’estero.

La “Rivoluzione green nel bicchiere” sarà invece al centro dell’incontro promosso da Coldiretti e Federbio in programma Lunedì 8 aprile alle ore 15.30 nella Sala Rossini.

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